E così arriviamo ai giorni nostri, dove il Parmigiano Reggiano è considerato quasi una celebrità sulle nostre tavole e in molte famiglie non ci si siede a mangiare se non si ha questo gustosissimo formaggio a portata di mano.
Durante il suo viaggio lungo mille anni, il Parmigiano Reggiano è rimasto pressoché identico a come era stato pensato originariamente dalla mente ingegnosa dei monaci benedettini e cistercensi: ancora oggi, infatti, viene prodotto in modo del tutto naturale, senza l’aggiunta di additivi. Ovviamente nel corso del tempo e in particolare nel 900, sono state introdotte alcune importanti innovazioni, come l’aggiunta del siero e del riscaldamento a vapore, ma nulla che potesse modificare la natura semplice, genuina ed essenziale di queste gustose forme di formaggio. Possiamo dire che esistono altri due ingredienti di fondamentale importanza ma che non troverete mai in etichetta: la stagionatura che conferisce al Parmigiano Reggiano una granulosità, una solubilità ed una friabilità senza pari e la passione di coloro che tutti i giorni, da quasi mille anni, lavorano ogni giorno con amore per produrlo.
Proprio per la bontà e l’autenticità che lo caratterizzano, il Parmigiano Reggiano è uno dei formaggi più imitati al mondo – anche se con poco successo – e per garantirne al meglio la tutela, negli anni Novanta viene riconosciuto ufficialmente come una DOP europea che ne sancisce ancora una volta e in modo definitivo, l’unicità.
Una storia di successo, quindi, ma anche una storia che ci indica come la maggior parte delle volte, per creare qualcosa di buono basta un’idea, pochi ma fondamentali ingredienti e il coraggio di portarla avanti senza alterare la sua natura.
E se la tua curiosità non si è ancora esaurita, ecco un articolo su come riconoscere il vero Parmigiano Reggiano!