Nel 1877 fu poi aperto il primo laboratorio di canditura in Liguria, con il trasferimento a Savona dell'azienda francese Silvestre-Allemand, che prese questa decisione per via delle condizioni ideali presenti nel territorio ligure per lo sviluppo del chinotto: qui il frutto nasce con una buccia più spessa, resistente e profumata, e con tempi di maturazione più precoci. Da quella data, l'industria della canditura del Chinotto di Savona per pasticceria (oltre che di produzione di sciroppi, amari e digestivi) si sviluppò molto, fino alla crisi degli anni Venti del 1900, dovuta anche a una serie di gelate fuori dal comune che ebbe effetti funesti sulla quasi totalità delle piante. Le difficoltà nella produzione del Chinotto di Savona sono proseguite fino ai giorni nostri: ancora oggi sono poche le piante di Chinotto coltivate nel savonese e, per questa ragione, Slow Food si è impegnata nella tutela e nella conservazione di questa specie.