Le cose che rendono l’Italia grande nel mondo sono tante, tantissime. A noi piace sempre ricordarle perché quella tiepida punta di orgoglio che si fa strada nel nostro cuore quando le menzioniamo non guasta mai, dobbiamo essere sinceri.
Abbiamo innumerevoli ricette che ci rendono famosi nel mondo, ovviamente, e – non meno importanti - sparse nelle nostre città ci sono le testimonianze di alcune delle civiltà più antiche della storia. Ma non solo. Abbiamo il calore che contraddistingue il nostro modo di vivere la vita e le persone, la voglia di convivialità che nonostante i ritmi frenetici della nostra quotidianità ci porta a fare grandi pranzi domenicali con amici e famiglia, le tradizioni che si tramandano di padre in figlio in attività che ricordano i saperi di un tempo.
Ma, più di tutto, abbiamo la nostra terra.
Una terra bellissima e fertile, che, generosa, ci regala frutti dal valore inestimabile. Una terra che va protetta, celebrata, conservata e, soprattutto, mai data per scontata. Ed è proprio grazie alla nostra terra, alla sua generosità e alla sua pazienza, che riceviamo come prezioso regalo un altro elemento che ci rende grandi nel mondo: il vino.
E allora proprio per non darla per scontata, proprio per celebrarla, ecco che ti vogliamo accompagnare in un viaggio alla scoperta di 9 terre, 9 territori sparsi nel nostro Paese che ci regalano alcuni dei vini più conosciuti e apprezzati, in Italia e nel mondo.
Pronto a partire? Sarà un viaggio straordinario, te lo assicuriamo.
Langhe, Roero e Monferrato
Il nostro viaggio tra le terre più votate alla produzione del vino non poteva che iniziare da qui.
Colline verdi e floride che si estendono a vista d’occhio riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Dolci salite alternate ad erti versanti che esprimono al meglio il carattere di una terra che, con pazienza e costanza, anno dopo anno, ci regala alcuni dei prodotti migliori della nostra tradizione enogastronomica.
E siamo proprio noi italiani che abbiamo la fortuna di poter godere facilmente dei suoi frutti, di poter camminare tra i suoi vigneti e assaporare i suoi vini più tipici.
Il Nebbiolo, le cui uve maturano tardi, al comparire delle prime nebbie che avvolgono questa terra in autunno a cui probabilmente dobbiamo il nome di questo straordinario vitigno. Ma anche l’amatissimo Barolo, considerato da molti il re incontrastato dei vini rossi, prodotto proprio con queste uve provenienti esclusivamente da 11 comuni, dal sapore corposo e deciso. E ancora la Barbera, perfetta da bere a tutto pasto per esaltare i piatti di carne, e il Roero Arneis, un vino bianco che si distingue in una terra particolarmente votata alla produzione di rossi e che è l’ideale per accompagnare aperitivi e antipasti.
La Franciacorta
Per la seconda tappa del nostro viaggio all’interno delle terre del vino, eccoci arrivati nella vicina Lombardia.
Qui, tra le colline lambite dal Lago d’Iseo si estende un territorio semplicemente magico e incredibilmente generoso: la Franciacorta. Una terra di una ricchezza straordinaria e dalle caratteristiche davvero peculiari che contribuiscono a conferire ai suoi vini sentori, profumi e aromi che sarebbero irripetibili in qualunque altro posto del mondo e che rendono così speciale questo territorio.
Elegante e raffinato, il Franciacorta è uno spumante realizzato con il metodo classico (vuoi sapere qual è la differenza tra Metodo Classico e Metodo Charmat? Corri al nostro articolo!) che racchiude nelle sue bollicine e nel suo sapore caratteristico tutta la tradizione e la storia di questo territorio, permettendoti di assaporare ogni volta che vorrai un pizzico della magia che da sempre avvolge questa zona.
Sono vini ideali per festeggiare le tue occasioni importanti, accompagnare i tuoi aperitivi con amici e parenti o semplicemente per rendere un po’ più speciale la tua quotidianità.
Conegliano e Valdobbiadene
E quando si parla di vini spensierati, conviviali e perfetti per festeggiare in ogni comento, come si può non menzionare il Prosecco?
Un’eccellenza tipicamente italiana il cui nome viene ormai pronunciato con gli accenti di tutto il mondo, internazionalmente legato nella mente di tutti noi ad una sola immagine: il brindisi. Che sia un cin cin, un cheers, un salud o un prosit, insomma, qualunque sia la vostra lingua non c’è vino più adatto da assaporare per il momento in cui i bicchieri si incontrano in quell’allegro e leggero tintinnio.
Questo vino tanto conosciuto in tutto il mondo, ha la sua patria proprio in Italia e, benché il Prosecco Doc abbia un areale di produzione molto vasto, a cavallo fra Veneto e Friuli, la sua punta di eccellenza, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è invece prodotto in una zona piuttosto ristretta ma indubbiamente fortunata: si tratta di una piccola area della provincia di Treviso, in Veneto, conosciuta come la zona di Conegliano e Valdobbiadene. Annoverato tra i Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco, il territorio che costituisce la terza tappa del nostro viaggio è collinare, caratterizzato da una pendenza piuttosto elevata, che ha reso la coltivazione delle viti complessa e ingegnosa e ha richiesto la creazione delle famose Rive e degli spettacolari “ciglioni”.. L’impegno, la passione per il vino e l’utilizzo di qualche stratagemma, però, ha ripagato i viticoltori di questa zona grazie ad un prodotto che accompagna ciascuno di noi in alcuni dei momenti più felici della propria vita.
Carso, Collio e Brda
A questo punto il nostro viaggio si sposta un po’ più a est e in particolare sulle colline orientali, all’estremo confine tra il Friuli-Venezia Giulia e la Slovenia. Su questo confine così labile e combattuto le cantine sono numerosissime e tutte coltivano nel rispetto della tradizione dei vitigni autoctoni, che regalano vini caratterizzati da sapori e profumi davvero indimenticabili.
Stiamo parlando del territorio che, tra i suoi numerosi frutti, dà i natali e anche alla Ribolla Gialla, un varietale autoctono capace di dare vini freschi e minerali o intensi e complessi, soprattutto i “macerati”, a seconda dell’interpretazioni del produttore, ma tutti accomunati da un forte legame col territorio di origine. È inoltre la zona tipica del Terrano, uno dei vitigni più antichi in assoluto, conosciuto con altri nomi sin dall’Antica Grecia e particolarmente diffuso quando il Friuli-Venezia Giulia si trovava sotto il dominio dell’impero austro-ungarico. Non dimentichiamo poi la Vitovska e il Friulano, noto ai più col vecchio nome ahinoi perduto di Tocai. E infine il Pinot Grigio, che con la sua aromaticità e il suo bouquet olfattivo complesso è in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.
Alto Adige
Ci sono zone, però, dove realizzare vini di qualità è più complesso che in altre, più impegnativo e dispendioso di energie mentali e fisiche. Si tratta di zone impervie, in cui la pendenza dei terreni, l’altitudine o la conformazione del suolo rendono molto difficile la coltivazione dei vitigni: zone in cui solo la vera passione e un pizzico di ingegno possono permettere di superare gli ostacoli dati dalla natura e anzi, sfruttarli a proprio favore.
Una di queste zone è senza dubbio l’Alto Adige. Con le sue montagne scoscese, la sua vegetazione particolare e le condizioni atmosferiche poco favorevoli è difficile immaginare che da questo territorio possano nascere dei vini tanto preziosi. E invece è proprio questa terra che ci regala alcuni dei nostri migliori vini bianchi come il Gewurztraminer, fruttato, aromatico ed elegante, ma anche il Riesling, di carattere e ben strutturato.
Ma non solo vini bianchi, perché questa terra ci regala anche il Lagrein, vino rosso avvolgente e morbido e il Pinot Nero, profumato e intenso.
Chianti Classico e Montalcino
Ah, la Toscana… che dire di questa regione che non sia già stato detto, raccontato nei libri o nei film e fantasticato da turisti di tutto il mondo? La sua magia e la sua poesia sono davvero insostituibili e noi non vorremmo mai cadere nei cliché che da sempre caratterizzano il racconto di questa straordinaria regione.
Per questo proveremo a raccontartela attraverso due dei suoi vini più rappresentativi, due vere e proprie istituzioni del mondo vitivinicolo, due protagonisti indiscussi del nostro patrimonio in termine di vini. Il Chianti Classico e il Brunello Montalcino.
Due fortunatissimi frutti provenienti dalla stessa varietà di uva, il Sangiovese, che raccontano il territorio toscano meglio di qualunque descrizione potremmo fare noi: ruspanti, scanzonati e complessi e allo stesso tempo strutturati, bilanciati e intensi. Nonostante siano accumunati dallo stesso varietale, Chianti e Brunello sono molto diversi tra loro, questo perché il Sangiovese è uno straordinario interprete del territorio di origine, di cui restituisce ogni minima sfaccettatura: clima, micro-clima, composizione del suolo, esposizione, tecniche agronomiche, etc. tutto viene riportato nel vino. Un fil rouge tra i due però possiamo trovarlo nella freschezza, nella potenza e nella longevità che il Sangiovese toscano esprime sempre.
Ti basterà un calice di uno di questi due vini per sentirti immediatamente trasportato nell’atmosfera rilassante e scenografica delle colline toscane.
La verde Irpinia e la provincia di Avellino
Il nostro viaggio prosegue ora con il Sud Italia e arriva ad una regione che è patria di innumerevoli leccornie e sfiziosità alimentari, di quelle da far venire l’acquolina in bocca a chiunque. Anche dal punto di vista dei vini, però, la Campania non ci delude affatto, anzi.
Il suo terreno incredibilmente fertile ci regala infatti dei vini – principalmente bianchi ma non solo – in grado di abbinarsi alla perfezione con qualunque piatto di mare, da un semplice spaghetto allo scoglio fino alle proposte più elaborate e fantasiose.
Il territorio verde e lussureggiante dell’Irpinia, infatti, è patria di alcune chicche che sin dal primo sorso avranno il potere di allietare le tue papille gustative e tutti i tuoi sensi: il Fiano di Avellino, innanzitutto, un vino antichissimo che è forse uno dei più rappresentativi della zona, ma anche il Greco di Tufo, il cui nome include il toponimo del piccolo paese in cui viene prodotto, località nota in passato per le miniere di zolfo, il cui sentore inconfondibile si ritrova spesso nei vini, e la Falanghina, delicata e soavemente fruttata.
Oltre ai varietali autoctoni a bacca bianca, qui troviamo anche un grande rosso: l’Aglianico, da cui nasce un vino potente, tannico e longevo, il Taurasi. Con così tante eccellenze non c’è da stupirsi se gli antichi romani usavano riferirsi a questa regione chiamandola Campania Felix!
Etna e Sicilia
Esiste forse un luogo più caratteristico, suggestivo e scenografico della zona dell’Etna? Lì dove dalla cima del vulcano si scorge il mare, in una chiara rappresentazione di come lo spettacolo della natura non finirà mai davvero di stupirci e sconvolgerci.
E come se ciò non bastasse per convincerci che questo territorio è davvero eccezionale, alcuni eroici viticoltori hanno provato – con immenso successo oltretutto – a coltivare dei vitigni proprio sulle pendici dell’Etna e ci hanno così regalato dei preziosissimi gioielli racchiusi all’interno delle bottiglie.
I vini che nascono in questo territorio, ancora una volta, lo rappresentano meglio di qualunque altro tentativo di descrizione: sono vini che non accettano compromessi, contradditori in alcuni aspetti ma incredibilmente fieri. Ad un primo assaggio possono risultare aspri e superbi, ma nascondono in realtà una complessità e una struttura che è impossibile comprendere dal primo sorso. Delicati e complessi al tempo stesso, i vini bianchi sono caratterizzati da una piacevole freschezza e mineralità, mentre i rossi stupiscono per l’espressività autentica, capace di raccontare le peculiarità delle singole contrade che costituiscono l’areale produttivo etneo.
Le coste tirreniche del Vermentino
Ed eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio, a parlare forse del territorio più ampio fra tutti quelli citati finora. Il territorio di cui stiamo parlando è quello che si affaccia sul mare dalle coste di Liguria, Sardegna e Toscana, quello dove le onde del Mar Tirreno si incontrano sulla costa spesso frastagliata e in alcuni punti scoscesa di alcune delle nostre più belle regioni.
Ed è proprio qui che nasce uno dei vini bianchi più amati e conosciuti, il classico vino da portare in tavola per essere sicuri di accontentare tutti o quello da portare come dono a cena di amici quando non si è sicuri di quello che si mangerà. Il Vermentino è infatti un vino incredibilmente versatile, che sembra modellarsi ogni volta e modificare lievemente il suo sapore in base a ciò a cui viene accostato, creando sempre un’armonia di sapori in grado di sorprenderci e conquistarci. Leggero e delicato, è il vino perfetto da bere in riva al mare, al termine di una giornata passata sotto al sole, per chiudere davvero in bellezza.