Giovedì 16 maggio, nell'ambito della Settimana della pizza e dei pizzaioli di Eataly Roma, si è svolta la prima edizione di Impronte di Pizza - La parola a chi lascia il segno. Un evento aperto a tutti per fare cultura su uno dei piatti italiani più amati nel mondo. A confrontarsi, i grandi nomi della pizza tra cui Renato Bosco, Stefano Callegari, Franco Pepe, Ciro Salvo e Francesco Pompilio, sotto la guida di Luciano Pignataro. Vediamo subito i dettagli!
Impronte di Pizza - La parola a chi lascia il segno
È un grande progetto che segue il lancio della Pizza Eataly e il tour delle Pizze del Territorio: da Eataly, i maestri provenienti da diverse scuole di pensiero, metteranno in scena le loro personali interpretazioni e racconteranno esperienze e progetti futuri sul mondo food. L'obiettivo? Ascoltare la voce dei più rinomati pizzaioli italiani che hanno lasciato il segno, o la loro impronta gastronomica, nel mondo della pizza, rinnovando il settore ma anche recuperando le tradizioni, nella definizione dell’autentica pizza italiana. Il pubblico così riscopre la qualità e il valore di un piatto che ha fatto grande la tradizione culinaria del nostro paese.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una notevole crescita del movimento della pizza: da Napoli a Milano, passando per tutte le regioni italiane, si è verificata una straordinaria crescita delle competenze di chef e pizzaioli che l’hanno personalizzata. È da qui che nasce l’idea di creare un simposio focalizzato sulla pizza aperto a tutti, in cui i protagonisti di questo cambiamento potranno condividere idee ed esperienze, proponendo un’ampia visione sulle diverse alternative di impasti, ingredienti e cotture, anche attraverso degustazioni.
"Mettere a confronto scuole così diverse è interessante perché anche per la pizza, come per ogni cibo, il fine non è il mezzo, ma contano il gusto e la salute del cliente".
Luciano Pignataro
La prima edizione: Italia in fermento, Impasti a confronto
Giovedì 16 maggio, sono state alcune delle voci più autorevoli dell’arte bianca, guidate dal giornalista ed esperto di pizza Luciano Pignataro, a dialogare su scuole di pensiero e tecniche di lavorazione dell’impasto: Renato Bosco, Stefano Callegari, Franco Pepe e Ciro Salvo. A introdurre il confronto è stato Antonio Puzzi, responsabile pizza Slow Food, che ha affiancato Eataly nel progetto Pizza Eataly.
"Nata come ‘speranza’ per saziare la fame, oggi la pizza è sotto la luce dei riflettori e questo ci spinge necessariamente a fare e farci domande. Ecco perché i pizzaioli chiedono ai mulini di andare oltre il claim, creano impasti sempre più identitari e portano in tavola ricette che sono frutto di alleanze con i produttori del territorio e immagine della grande tradizione gastronomica italiana”.
Antonio Puzzi
A fare gli onori di casa, Francesco Pompilio, maestro pizzaiolo di Eataly, che ha guidato la definizione della nuova Pizza Eataly, e Fulvio Marino, responsabile delle panetterie Eataly.