Eataly sostiene il progetto "Salviamo i prati stabili e i pascoli" di Slow Food

Eataly sostiene il progetto lanciato da Slow Food Salviamo i prati stabili e i pascoli.

L'obiettivo è quello di valorizzare le produzioni ottenute sui prati stabili, coinvolgendo gli allevatori delle pianure, incoraggiandoli a riconvertire i terreni sfruttati dalle monocolture, e gli allevatori che custodiscono i pascoli sulle montagne, sugli altopiani, sulle colline, nelle aree più marginali, riconoscendo e valorizzando il loro prezioso lavoro di conservazione ambientale.

Nasce un nuovo Presidio Slow Food

A settembre 2024, a due anni dalla sua nascita, il progetto si evolve: siamo felici di annunciare la nascita del nuovo Presidio nazionale dei prati stabili e pascoli!

Per l'occasione, fino al 6 ottobre, vogliamo festeggiare la nascita del nuovo Presidio portando nei nostri negozi e ristoranti tanti formaggi d'eccellenza, produttori ospiti, appuntamenti didattici e una pizza speciale nei ristoranti.

Scopri il programma

Tra le proposte di Eataly di formaggi degli animali nutriti con erba e fiori di prati stabili e pascoli, si trovano il Castelmagno d’Alpeggio DOP di La Meiro Terre del Castelmagno, lo Stracchino all’antica delle Valli Orobiche della Latteria di Branzi prodotto da Guglielmo Locatelli, il Fiore Sardo DOP bio e il Pecorino Formano bio del Caseificio Debbene. La selezione è in continuo divenire seguendo le stagionalità, per raccontare le realtà che rendono vivo il Presidio nazionale dei prati stabili e pascoli.

I prati stabili: perché non tutti i prati sono uguali!

Tantissimi dei prati che vediamo sono spesso seminati con una sola essenza. I prati stabili invece sono naturali e ricchi di decine di essenze differenti, arrivando addirittura a cento diverse tipologie in alta montagna.

Necessitano comunque dell'intervento dell'uomo per essere curati, sfalciati o pascolati. Ma coloro che se ne prendono maggiormente cura sono gli animali come bovini, pecore, capre e insetti come api, farfalle, vespe, coccinelle.

Purtroppo però, negli ultimi 60 anni, la loro superficie è andata via via riducendosi. In montagna a causa dello spopolamento e per l'abbandono, in pianura a causa delle monocolture e della cementificazione.

Slow Food vuole invertire la rotta e salvaguardare e ripristinare questi prati che ci permettono di avere prodotti più buoni e più salubri. Il progetto, sostenuto da Eataly, è in collaborazione con i partner scientifici: il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), il Dipartimento di Scienze Veterinarie (DSV) dell’Università di Torino, l’Università di Palermo, l'Università di Camerino, l’Institut Agricole Régional della Valle d’Aosta e la Fondazione Mach; e i partner tecnici: Agricoltura Simbiotica, Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino.

Perché vogliamo salvarli

- sono oasi di biodiversità: erbe, arbusti, insetti, uccelli e altri piccoli animali selvatici
- sono importanti per la salute: il latte di animali nutriti con erba e fieni di prati stabili è ricco di vitamine e altri antiossidanti, soprattutto di Omega 3
- mantengono l’equilibrio del territorio: dove c’è un prato ben gestito, è più difficile che divampi un incendio o che si formino slavine
- sono serbatoi di carbonio: non lo rilasciano facilmente, neppure se scoppia un incendio, perché lo trattengono nelle radici
- sono un patrimonio culturale: prati e pascoli sono legati alla cultura pastorale e al suo patrimonio di saperi
- sono un’opportunità economica: dai prati stabili si ottengono prodotti di eccellenza

Inoltre sono uno spettacolo naturale: importanti per conservare i paesaggi, una parte importante della cultura e dell’identità delle comunità locali.

Progetto prati stabili
Progetto prati stabili
Progetto prati stabili

I protagonisti del progetto

L'obiettivo è di conservare i prati stabili e aumentare la loro superficie, coinvolgendo diversi attori:

- Gli allevatori e i produttori, che si impegnano a preservare o a ripristinare i prati stabili, dando valore alle loro produzioni.
- I consumatori, che diventano più consapevoli del valore dei prati stabili e del pericolo che deriva dalla perdita di queste risorse, e sono invitati a cercare sul mercato prodotti che li tutelano, riconoscendo ai produttori un prezzo giusto e remunerativo.
- Studiosi e tecnici, in grado di dare un aiuto concreto ai produttori per migliorare la qualità dei loro allevamenti e dei loro prodotti.

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