Per invertire questa tendenza che poco rappresenta i suoi valori e la sua filosofia, Eataly ha deciso di prendere una posizione sul consumo di pesce crudo. E lo ha fatto con un progetto innovativo, coraggioso e rispettoso del mare. Si chiama Il Pesce crudo secondo Eataly, e, fino a oggi, ha raggiunto gli Eataly di Roma, Milano Smeraldo, Torino Lingotto e Genova. A riassumere l'iniziativa è il Corporate Executive Chef Enrico Panero, che ha ideato e coordinato il progetto: "Abbiamo deciso di prendere una posizione netta sul crudo, scegliendo di definire alcune regole che via via applicheremo in tutti i negozi". Regole che sono riassunte nel Manifesto del Pesce crudo secondo Eataly, che è:
- BUONO: al naturale o con marinature espresse per mantenere integro il sapore del buon pescato;
- SOSTENIBILE: utilizziamo solo pesci a ciclo vitale breve, quindi non incidiamo sulla specie;
- SALUBRE: i pesci a ciclo vitale breve subiscono meno l’inquinamento marino
- GIUSTO: rispettiamo le taglie minime e la filiera corta acquistando presso le aste più vicine ai nostri punti vendita;
- MEDITERRANEO: impieghiamo specie ittiche del nostro mare seguendo la sua stagionalità;
- TRADIZIONE E CULTURA: ci ispiriamo ai classici della cultura mediterranea e alle tradizioni regionali;
- SICURO: abbattiamo il pescato a -20°C per 24 ore per un crudo libero dall’Anisakis.