Fondata da Slow Food nel cuore delle Langhe, l'Università di scienze gastronomiche di Pollenzo attrae studenti da decine di Paesi del mondo, interessati a un modello educativo unico. Alcuni di questi ragazzi hanno deciso di offrire a Eataly il loro punto di vista sul cibo e sulle tradizioni italiane, scrivendo alcuni articoli originali per Eataly Magazine. Questo contributo arriva da Maria Ambrosetti.
Le proprietà dell'olio erano già conosciute dalle grandi civiltà mediterranee: insieme a grano e vino, costituiva il colosso della triade alla base dell'alimentazione. La tradizione olearia è continuata e si è poi affinata fino ad arrivare ai giorni nostri, dove l’olio d’oliva è diventato un vero e proprio gioiello gastronomico.
L’Italia presenta un immenso panorama oleifero, dove ogni bottiglia ha una storia unica da raccontare, in cui territori e cultivar si intrecciano in una trama tutta da scoprire. Dagli oli più leggeri a quelli più corposi: ecco qui i migliori oli italiani che potrete trovare da Eataly.
Olio Extravergine d’Oliva, Azienda Agricola Silvisabinasapori
Ci troviamo nel cuore dell’Italia, in provincia di Roma. Iniziamo a "oliarci" la bocca con un prodotto ideale da abbinare a pesci e primi piatti leggeri. Questo prodotto nasce dal connubio tra olio di alta qualità e design: la bottiglia, realizzata da abili artigiani, richiama le forme della fiaschetta miniaturistica di Poggio Sommavilla del VII secolo a.C. Ottimo regalo dunque per i vostri amici gourmet.
Olio Extravergine d’Oliva Garda DOC, Frantoio Avanzi
Arriviamo alle rive del Garda: qui, dove la coltivazione può sembrare ardua a causa del clima rigido, abbiamo una produzione olivicola che crea prodotti di qualità eccelsa. Eleganza e raffinatezza sono le parole chiave per descrivere quest’olio, il cui delicato profumo di frutta secca si rispecchia in un gusto vegetale, leggermente piccante, che lascia in bocca un ricordo di mandorla. Consigliato con zuppe invernali e pesce, ma soprattutto su un pezzo di pane, per gustare al meglio questo nettare dorato dai riflessi verdi brillanti.
Olio Extravergine d’Oliva DOP Valle del Belice, Centonze, Case di Latomie
Ci tuffiamo nel profondo Sud: eccoci in Sicilia, in compagnia di un olio dalla bottiglia elegante. In questo caso l’abito fa il monaco: dietro questo packaging ricercato si cela un prodotto straordinario. Quest’olio rappresenta perfettamente la sua terra: rotondo, morbido, caldo. Una combinazione roboante di aromi e sapori, che però sa mantenere un giusto equilibrio tra una punta di amarezza e un retrogusto leggermente piccante. Ideale per bruschette.
Olio Extravergine d’Oliva Tradizionale, Fattoria Altomena Pelago - Firenze, Certificazione Biologica
Dal sapore notevolmente piccante, quest’olio toscano ha conquistato subito il mio cuore. Il corpo possente e la nota amaro-piccante lo rendono protagonista indiscusso della tavola: perfetto da degustare su un pezzo di pane sciocco, secondo la tradizione toscana, in modo da esaltarne la struttura aromatica. Olio biologico e chiocciola Slow Food, sicuramente manca un’indicazione importante su quest’etichetta: “Attenzione, può creare dipendenza”.
Olio Extravergine d’Oliva Intosso, Trappeto di Caprafico, Tommaso Masciantonio
Siamo ora in Abruzzo, patria degli arrosticini. Ma anche l’olio ci ha riservato una bella sorpresa: profumo e aromi vegetali, colore verde acceso. Ideale per chi sa apprezzare un olio dal gusto intenso, con un leggero retrogusto amarognolo. Si tratta di un olio biologico e monovarietale, ottenuto esclusivamente da olive della varietà Intosso. Più abruzzese di così non si può!
Olio Extravergine d’Oliva di Oliva Taggiasca “Affiorato”, Dinoabbo
Finalmente approdiamo in Liguria, patria delle olive taggiasche. L’olio in questione è un prodotto di qualità eccelsa, raccolto tramite una tecnica detta “affioramento”, che consiste nel raccogliere manualmente il 2-3% di olio che si distribuisce sulla superficie dei tini dopo la frangitura. Questo diamante allo stato grezzo sprigiona un’energia primordiale: è la versione liquida dell’oliva taggiasca, forte ma delicata, intensa ma gentile. Ideale per insalate primaverili, quest’olio non può che essere amato.
Olio Extravergine d’Oliva Cima di Mola, Intini
Terminiamo il nostro tour in Puglia, patria degli oli strutturati: ho appositamente lasciato questo prodotto al termine della degustazione, perché con la sua imponenza farebbe scomparire un eventuale successore. Quest’olio sa di Puglia, o meglio, quest’olio è la Puglia: realizzato con la cultivar “Cima di Mola”, si caratterizza per un aroma complesso, che va dalla nocciola alla rucola, dal radicchio alla foglia di pomodoro. Ciò che sorprende al naso continua in bocca, con una caratteristica in più: qui protagonista indiscussa è la nota amara, che avvolge i sentori vegetali, contribuendo alla persistenza complessiva. Ideale per zuppe di legumi e carni alla griglia: da non perdere!
Apriamo ora gli occhi, ed eccoci qui, davanti agli scaffali di Eataly. Abbiamo scoperto la magia dell’oliva, frutto che diventa specchio oleoso delle infinite diversità dell’Italia. Ora però vi devo salutare amici miei: con tutto questo parlar di olio non ho saputo resistere al richiamo di una bella bruschetta! Voi che olio mi consigliereste?