I grandi piaceri della vita sono tanti, è vero, ma ce ne sono due in particolare che nel cuore di noi italiani ricoprono un ruolo particolarmente importante: mangiare bene, ovviamente, ma anche bere bene.
E quando si parla di bere c’è una bevanda in particolare, oltre al vino, che è in grado di scaldarci il cuore e regalarci un sorriso sincero e quasi spontaneo. Una bevanda più scanzonata e che si prende meno sul serio rispetto al vino, ma non per questo meno gustosa e di qualità.
Bionda, scura o rossa che sia, leggera o corposa, piccola, media o grande.
La birra è la classica bevanda che sta bene con tutto, quella con cui mettere d’accordo i tuoi ospiti e risolvere l’eterno dilemma: meglio vino bianco o vino rosso? Insomma, la birra è un vero jolly da utilizzare per le tue cene con amici e parenti: ma non tutte sono uguali e conoscere le differenze tra le varie tipologie di questa straordinaria bevanda può essere utile per permetterti di scegliere la birra più adatta ai tuoi gusti e al tuo palato. Oltre che per fare bella figura con i tuoi ospiti con le tue chicche sull’argomento, ovviamente.
E allora ecco un articolo perfetto per te, per imparare a conoscere tutto su birra artigianale, dalla differenza con quella industriale agli ingredienti, fino ad arrivare a capire, per i più coraggiosi e volenterosi, come fare una birra artigianale fatta in casa.
Pronto per diventare un vero esperto sull’argomento?
Birra artigianale e Birra industriale: le differenze
Prima di passare a capire quali sono le fasi di produzione per fare la birra artigianale, iniziamo dalle basi, con una nozione che potrai facilmente rivenderti in una cena con amici e stupire tutti con la tua cultura sull’argomento.
Cos’è una birra artigianale e cosa la distingue da quella industriale?
Pur essendo realizzate a partire dagli stessi ingredienti e utilizzando praticamente le stesse fasi di lavorazione, la birra artigianale e quella industriale sono infatti molto diverse tra loro: la birra artigianale risulta solitamente più torbida e strutturata, sia nel gusto sia nel profilo olfattivo.
Ma come si fa ad ottenere questa particolare tipologia di birra? La spiegazione è semplice: mentre la birra industriale viene sottoposta ad un processo di pastorizzazione – che sottopone il prodotto a temperature molto alte – e di microfiltrazione – che depura meccanicamente la bevanda – la birra artigianale fa a meno di queste ultime due fasi.
Anche in questo caso la motivazione dietro a questa scelta è davvero semplice: la birra industriale ha infatti bisogno di rimanere a lungo inalterata nel tempo perché spesso da quando viene prodotta a quando viene consumata può passare anche molto tempo. Al contrario, la birra artigianale è un prodotto del tutto diverso, pensata per essere consumata in tempi molto brevi e quindi non necessita di queste ultime due fasi di produzione.
Un altro aspetto che distingue in modo sostanziale la birra artigianale e quella industriale è il tempo: non utilizzando alcun tipo di enzima o di additivo chimico che favorisca il processo di lavorazione , infatti, la birra artigianale necessita di molto più tempo e pazienza rispetto alla bevanda industriale. Un lavoro fatto di cura, passione e lentezza, che restituisce un risultato a dir poco straordinario, in grado di far venire l’acquolina in bocca anche ai palati più esperti e attenti.
La birra artigianale è infatti una bevanda più complessa e strutturata rispetto a quella che siamo abituati a trovare sugli scaffali, meno lavorata e quindi più integra, con un gusto e un profilo aromatico che rispettano il vero sapore e profumo degli ingredienti di base.
Una vera chicca.
Come fare la birra artigianale
Se dopo tutto questo parlare di birra ti è venuta una gran voglia di gustarne una, fresca e buonissima e hai voglia di metterti alla prova, questo è il tuo momento. Ti spiegheremo passo dopo passo le fasi che dovrai seguire per realizzare una birra artigianale con cui esprimere pienamente tutto il tuo talento inespresso di mastro birraio.
1. Macinatura: per realizzare la tua birra artigianale fatta in casa il primo passaggio a cui dovrai prestare attenzione è la preparazione del mosto. Dopo aver scelto la qualità di malto d’orzo che più preferisci, dovrai procedere a macinare i chicchi di malto premurandoti di non ridurli in poltiglia ma solo di frantumarli leggermente.
2. Ammostamento: in questa fase dovrai invece semplicemente versare il malto d’orzo che hai appena macinato in una pentola con acqua bollente e miscelare insieme il composto.
3. Filtrazione: dopo aver miscelato l’acqua e il malto d’orzo insieme, dovrai procedere a filtrare il composto in modo grossolano, in modo da eliminare le trebbie, ossia i chicchi di malto ormai esausti.
4. Bollitura: adesso che hai filtrato e ottenuto un composto pressoché omogeneo puoi procedere con la quarta fase, quella della bollitura. In questa fase il mosto viene fatto bollire per un tempo compreso tra i 60 e i 90 minuti, a seconda della quantità di birra che si vuole produrre
5. Aggiunta del lievito: prima di inserire nel composto questo fondamentale ingrediente, assicurati di far raffreddare il più possibile il mosto, in modo che raggiunga una temperatura ambiente. Una volta raffreddato il composto potrai andare a inserire il lievito, fondamentale per favorire il processo di fermentazione della bevanda
6. Fermentazione: eccoci arrivati alla fase più lunga e delicata del processo di creazione della birra artigianale, la fermentazione.
Come si è detto nei paragrafi precedenti, uno degli ingredienti fondamentali per preparare una birra fatta in casa di qualità è il tempo: potrebbero volerci infatti anche tre settimane prima che la tua birra sia pronta per essere assaporata. Detto questo, la fermentazione si compone di alcuni fondamentali passaggi che vanno seguiti attentamente per poter essere certi di ottenere il risultato sperato.
- Aggiunta dello zucchero
Innanzitutto dovrai aggiungere al composto dello zucchero, dopo averlo fatto bollire per qualche minuto (in modo da eliminare le contaminazioni): questo ingrediente è il responsabile dell’inconfondibile frizzantino che caratterizza la birra, quindi a seconda del grado di frizzantezza che vorrai ottenere potrai scegliere se mettere più o meno zucchero.
- Imbottigliamento
A questo punto potrai finalmente imbottigliare la tua birra e lasciarla così riposare il tempo necessario (circa due o tre settimane). Noi ti consigliamo di scegliere un ambiente buio, lontano da calore e umidità che potrebbero intervenire nel processo di fermentazione e rovinare quindi il tuo lavoro.
Una volta terminate le due o tre settimane di maturazione, è arrivato il gran momento: potrai assaggiare la tua birra artigianale fatta in casa e raccogliere i frutti del tuo duro lavoro. Servirà qualche prova per riuscire ad affinare la tecnica e perfezionare al meglio tutte le fasi del processo di lavorazione ma se segui con attenzione ogni passaggio descritto vedrai che sarà un vero successo.
E potrai stupire i tuoi ospiti con un prodotto che possiede il tuo inconfondibile marchio di fabbrica!
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