Le Tenute Lunelli non sono solo uno dei simboli dell’eccellenza enologica italiana: con la loro storia famigliare, caratterizzata da decenni di ricerca e sperimentazione, da un legame indissolubile con il territorio e da una inesauribile voglia di continuare a migliorarsi attraverso nuove metodologie e duro lavoro, rappresentano infatti soprattutto un esempio di passione e amore per il proprio mestiere e per gli ottimi frutti che la terra offre.
Dal Trentino alla Toscana
La prima Tenuta dell’azienda, la Tenuta Margon, nasce in Trentino, dal desiderio di sperimentare la vinificazione di uve Chardonnay e Pinot Nero per vini fermi e non solo come Metodo Classico, come invece fatto fino a quel momento. Mauro Lunelli, da anni enologo delle Cantine Ferrari e abituato a creare bollicine Trentodoc, ha voluto quindi mettersi alla prova con i vini fermi. La prima bottiglia ufficiale è del 1987, ma già negli anni precedenti il vino frutto di questa sperimentazione veniva offerto come regalo ad amici e parenti.
A fine anni Novanta, poi, è nata la voglia di esplorare nuove regioni vitivinicole, per rincorrere quella sete di innovazione che da sempre contraddistingue l’azienda. Da questo desiderio nasce la Tenuta Podernovo, in Toscana, scelta non solo per il legame affettivo con l’enologo che segue la cantina e compagno di scuola di Mauro Lunelli, ma anche per gli elementi naturali eccezionali che caratterizzano il territorio. La vicinanza con la costa, innanzitutto, che permette di godere delle brezze marine che portano freschezza e mantengono calmierate le temperature. Ciò che rende particolarmente affascinante l’atmosfera di questa tenuta, infatti, è il fatto che in questa zona il mare, pur essendosi ritirato più di 3 milioni di anni fa, ha lasciato dietro di sé fossili e conchiglie che ancora oggi sono presenti in abbondanza nel terreno della tenuta e che oltre a rendere davvero caratteristica l’area, regalano anche una mineralità particolare ai vini dell’azienda.
Il Carapace in Umbria
Proseguendo con il loro viaggio alla scoperta delle eccellenze enologiche italiane, le Tenute Lunelli hanno scelto l’Umbria come culla della loro terza cantina. Un territorio unico, patria di un vitigno autoctono, il Sagrantino, che produce un vino complesso, ben strutturato e che, se gestito con l’esperienza e la maestria tipiche della famiglia Lunelli, può stupire e affascinare con il suo equilibrio tra potenza e morbidezza.
Ciò che rende davvero speciale questa cantina, oltre agli ottimi vini prodotti, è la stessa struttura che la accoglie: dopo pochi anni dalla nascita della tenuta, l’azienda ha deciso di intraprendere quella che Alessandro Lunelli definisce una “folle, ma meravigliosa avventura”, ossia la creazione di una cantina-scultura realizzata dal maestro Arnaldo Pomodoro.
Dopo aver studiato il territorio e la zona collinare in cui si inserisce, la mente dello scultore ha concepito un’opera straordinaria, il Carapace. L’immagine caratteristica della tartaruga è stata scelta grazie ai diversi richiami simbolici ad essa collegati: oltre a ricordare nella forma, l’aspetto di una collina, è anche caratterizzata da una grande longevità, esattamente come il principale vino prodotto in questa cantina, e in molte culture è anche considerato un simbolo di buon auspicio, ideale quindi per portare fortuna alla nuova tenuta. Dal progetto di Pomodoro, realizzato poi grazie ad un lungo lavoro di architetti e ingegneri, è nato quindi il Carapace, un vero e proprio scrigno per il vino dell’azienda e un’opera davvero unica: l’unica scultura al mondo al cui interno sia possibile vivere, lavorare e bere un bicchiere di un ottimo vino.
Le tenute dell’azienda sono ciascuna espressione massima della regione in cui sono collocate, ma sono tutte accomunate da tre concetti, che ne definiscono l’identità e le elevano a baluardo della produzione vitivinicola italiana.
Vi è innanzitutto un legame indissolubile con il territorio, che viene rispettato e, soprattutto, esaltato dal metodo di lavoro dell’azienda e dai vini prodotti. Il secondo concetto particolarmente caro alla famiglia Lunelli è quello di rispetto, nei confronti del proprio mestiere, del vino prodotto e dell’ambiente. Proprio in virtù di questo rispetto, tutte e tre le tenute hanno ottenuto la certificazione biologica tra il 2012 e il 2014, hanno bandito l’utilizzo di qualsiasi elemento chimico e utilizzano esclusivamente metodi naturali in ogni fase del processo di lavorazione. Sono inoltre attivi anche nel rispetto della biodiversità, per il quale hanno ottenuto la certificazione Biodiversity Friend.
Infine, il concetto che muove tutte le scelte e le azioni aziendali: l’eccellenza. Elemento distintivo di tutti i loro prodotti e che ciascun consumatore può ritrovare con chiarezza nel bicchiere, sorseggiando tutta la qualità di uno dei vini di questa azienda straordinaria.