In Giro per l’Italia con Eataly è un tour attraverso le regione italiane che vi condurrà alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche del nostro paese. Un complemento del racconto sulla biodiversità italiana del gusto che troverete nel padiglione Eataly a Expo 2015 con i suoi 20 ristoranti regionali.
Per i romani era la Campania Felix, una terra fertile bagnata dal fiume Volturno che partiva dalla città di Capua fino a Pompei e ai Campi Flegrei; già all’epoca una zona vocata all’agricoltura e alla pesca. Ancora oggi la regione si caratterizza per una produzione di eccellenza e una cucina ricca e autentica, che esalta il sapore di ingredienti semplici e genuini.
I prodotti tipici campani
Dal Casertano fino a Salerno la specialità più ubiqua è indubbiamente la Mozzarella di Bufala Campana DOP, un vanto della tradizione italiana, presente sulle tavole di tutto il mondo, anche se per arrivarci integra nella sua freschezza talvolta deve prendere pure un aereo. Il latte di bufala è molto più denso di proteine, grassi e calcio rispetto a quello di mucca, questo dona alle mozzarelle il loro sapore intenso e il bianco perlato.
La mozzatura spesso avviene ancora a mano, così come facevano già nel Medioevo quando il cuoco papale Bartolomeo Scappi nei suo scritti di cucina coniò il termine ‘mozzarella’.
Il più classico degli abbinamenti con la mozzarella è un frutto dell’immigrazione, il pomodoro portato dalle Americhe nel ‘500 e ritornato sotto forma di pommarola alla fine dell’800 quando gli immigrati campani affollavano Staten Island.
Il San Marzano è il pomodoro campano per eccellenza, dalla buccia sottilissima, delicato da lavorare ma che conserva a lungo intatto il proprio sapore, per questo tradizionalmente sbollentato e pelato per portare fin nel cuore dell’inverno i sapori dell’estate.
Un pomodoro completamente diverso nasce sulle pendici del Vesuvio, i pomodorini del Piennolo, che con la loro buccia spessa subiscono un processo di conservazione diverso: raccolti all’inizio dell’estate vengono appesi in grappolo in locali con temperatura e umidità controllata per conservarsi anche fino alla primavera successiva, concentrando il loro sapore con il passare delle settimane.
Pomodoro, mozzarella e in un attimo è Pizza Napoletana: il piatto italiano più conosciuto al mondo, Specialità Tradizionale Garantita dall’UE e candidato al riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La pasta deve essere morbida ed elastica, per poter essere facilmente piegata a ‘libretto’, con un bel crostone dorato; i condimenti tradizionalmente contemplati per farcire la pizza al pomodoro sono solo due: Marinara, con aglio e origano, e Margherita, con mozzarella e basilico.
Da Napoli alla Pasta di Gragnano dove, grazie alla combinazione unica di clima e territorio, si è sviluppata qesta produzione d'eccellenza: l’acqua dei vicini Monti Lattari è povera di cloro, ottima per l’impasto, e la cittadina si sviluppa in altezza chiusa tra due gole, con un clima umido e ventilato che nei secoli scorsi consentiva di asciugare i maccheroni direttamente lungo la centrale Via Roma.
Scendendo un po’ più in giù sulla costa frastagliata tra Napoli e Salerno arriviamo a Cetara, per trovare un ottimo condimento per la pasta, la Colatura di Alici Tradizionale. Le alici pulite e salate sono fatte riposare per mesi in una botte fino ad ottenere un liquido che concentra tutto il sapore del mare con un gusto allo stesso tempo deciso e delicato.
E se i prodotti tipici campani e la cucina partenopea ti hanno lasciato a bocca aperta, scopri quelli del Lazio.