Nonostante la tradizione enogastronomica italiana sia molto legata al grano, negli ultimi anni sulle nostre tavole si sono fatte largo tante altre varietà di cereali (e simili) ricche di proprietà benefiche e molto digeribili. Adatte a tante preparazioni e preziose per variare un po' la nostra dieta. Scopri le più diffuse varietà di cereali alternativi e le loro caratteristiche!
Quinoa
Coltivati già 5000 anni fa sulle Ande, i semi di quinoa (che non sono quindi un vero e proprio cereale) sono sempre più presenti sulle nostre tavole. Piccoli e leggermente schiacciati, sono nutrienti e molto digeribili e hanno il pregio di cuocere in pochissimo tempo. La quinoa, inoltre, contiene molte proteine (circa il doppio del riso) per via dell'alto contenuto di lisina, un amminoacido essenziale tipico dei legumi, ed è ricca di calcio (in proporzione più del latte).
Bulgur
Il bulgur (o burghul) altro non è che grano duro integrale sottoposto a una particolare lavorazione: i suoi chicchi germogliati vengono fatti cuocere al vapore, poi essiccati e ridotti in pezzetti. Questo processo di cottura rende il bulgur particolarmente digeribile. Ricco di fibre, vitamine (soprattutto del gruppo B) e sali minerali e povero di grassi, è ideale per preparare insalate, zuppe e ripieni.
Amaranto
Detto "l’oro degli Inca e degli Aztechi" viste le sue origini antichissime, l'amaranto è il seme dell'omonima graminacea, particolarmente coriacea e resistente. Ricco di vitamine, sali minerali, ma soprattutto di lisina e quindi di proteine, ha chicchi piccoli e molto saporiti. Leggero e privo di glutine, può essere utilizzato esattamente come il riso in tutte le preparazioni.
Kamut®
Il Kamut® è il marchio registrato dall'omonima società americana che si riferisce a una varietà di grano appartenente alla sottospecie botanica Triticum turgidum Turanicum e denominata grano Khorasan. Questo cereale è coltivato soprattutto negli Stati Uniti, a migliaia di chilometri di distanza dall'Italia, anche se esistono alcune piccole produzioni nostrane in Centro Italia. Il grano Khorasan è ricco di sali minerali, in particolare di selenio, di proteine e di vitamine: proprietà che il cereale conserva dagli albori in quanto non è mai stato ibridato né modificato geneticamente. Leggero e digeribile, viene utilizzato per produrre tutti i classici prodotti della panificazione, ma anche pasta e altri derivati.
Miglio
Tornato alla ribalta negli ultimi anni, il miglio è in realtà un cereale antichissimo, che veniva consumato su larga scala fin dai tempi degli antichi Greci e Romani prima che nelle Americhe fosse scoperto il mais. Ricco di ferro, magnesio e vitamine, è prezioso per rinforzare unghie e capelli ed è privo di glutine. Il miglio è molto comodo in cucina perché non richiede l'ammollo ed è pronto all'uso.
Avena
L'avena è il cereale degli sportivi: perché, oltre a sostenere l'attività della tiroide, accelera il metabolismo energetico di chi fa attività fisica. Le sue proprietà dipendono soprattutto dall'alto contenuto di lisina e di avenina, il principio attivo che gli conferisce proprietà toniche e stimolanti, che rimangono intatte se il cereale viene consumato non cotto.
Grano saraceno
Importato dalla Russia nel resto dell'Europa nel Medioevo, il grano saraceno è molto legato in Italia alle tradizioni valtellinesi e altoatesine, basti pensare ai pizzoccheri, alla polenta taragna o alla torta di grano saraceno e mirtilli rossi. Negli ultimi anni, però, in molti si sono accorti dei benefici che porta l'utilizzo di questo cereale: privo di glutine (perché si tratta del seme di una pianta appartenente alla famiglia delle Poligonacee e non di un vero cereale) e ricco di proteine, il grano saraceno è utile per fortificare i capillari sanguigni e costituisce un ingrediente basilare della cucina naturale.