Il suo successo sulle nostre tavole è piuttosto recente. Eppure il pane di enkir, una delle bontà prodotte con i segreti delle panetterie di Eataly, nasce da uno dei cereali più antichi tra quelli coltivati dall’uomo, il Triticum monococcum.
La storia del Triticum monococcum
Le sue origini, infatti, risalgono all’antica Mesopotamia e alla celebre Mezzaluna fertile: qui 10mila anni fa le popolazioni autoctone riuscirono a sfruttare le condizioni climatiche per dare vita a floride coltivazioni che garantirono raccolti e provviste costanti, passando così da uno stile di vita nomade a uno sedentario. Le prime tra queste coltivazioni furono l’orzo e proprio questo piccolo farro, dal quale sarebbero poi derivate le specie odierne di Triticum aestivum (frumento tenero) e Triticum durum (frumento duro).
Le origini piemontesi dell’enkir
La domesticazione del Triticum monococcum da parte dell'uomo avvenne in maniera del tutto casuale e inconsapevole, semplicemente raccogliendo e selezionando le spighe che avevano un aspetto migliore, dando origine a varietà più forti, resistenti e produttive. Oggi ne esistono più di 200, che si sono sviluppate su base geografica. E proprio da una selezione di queste varietà sul territorio piemontese è nato l’enkir, cereale caratterizzato da semi selvatici che non necessitano di trattamenti e danno quindi vita a una farina integra e salutare, con la quale le panetterie di Eataly producono un pane unico.
Le proprietà della farina di enkir
Per quanto riguarda l’aspetto, la farina di enkir è riconoscibile per il suo colore giallo intenso originato dall’alto contenuto di carotenoidi, sostanze antiossidanti naturali e precursori della vitamina A. A livello nutrizionale, invece, la sua caratteristica principale è l’alto contenuto proteico, in media del 18% (con punte fino al 24%), mentre basso è il suo contenuto di glutine e di grassi.
Tutte le preparazioni con la farina di enkir
Per tutte queste ragioni, la farina di enkir è sempre più apprezzata e utilizzata per un’ampia gamma di preparazioni, dal pane di enkir a lievito naturale, al pane azzimo, dalla pasta fresca fino ai dolci. Prodotti gustosi e delicati, leggeri e molto digeribili, grazie a una struttura molecolare naturalmente più semplice rispetto a quella dei prodotti tradizionali.